sabato 29 aprile 2017

Comunità o Società nella Lotta di Liberazione


- Fidenza e i Fidentini nella lotta di Liberazione 1943-1945
E' il titolo del libretto completo di cd, edito dal Comune di Fidenza nel 2003.






Le due co-autrici non sono nuove a pubblicazioni sull'argomento e sono per l'appunto:
- Margherita Becchetti ( Castelnuovo nè Monti -1973) ricercatrice anche per l'Istituto Storico della Resistenza di Parma
- Maria La Fata ( Poggio Rusco - 1972) archivista e  ricercatrice per l'Istituto Storico della Resistenza di Parma

la Storia di uomini fatta dagli uomini è racchiusa in questo libretto, ben fatto e completo e visibile al sito :
http://www.comune.fidenza.pr.it/fidenza1945-2005/index_02.html 


Traggo spunto dal libro e da alcune didascalie utilizzate nel testo al suo interno, per pensare a due argomentazioni :
- una a carattere semantico e di pensiero, per una riflessione sulla diversità d'uso di queste parole, quasi di contrapposizione, tra l'oggi e l'allora. Una diversità che non vuole essere politica, in quanto è tutt'ora chiara, quanto di filosofia e di uso delle stesse modificato con il passare del tempo.
- una a carattere più ludico e che prelude ad una storia nella storia perchè ne fa iniziare una nuova.

- Comunità vs Società
Leggendo e scorrendo le pagine del libro, pur se in modo marginale, ma scopo di questo breve articolo, è questa antitesi : guerra come nascita del "cameratismo". Nel senso di comunione di ideali di amicizia, solidarietà, partecipazione e sostegno reciproco, insomma la capacità di creare un nuovo assetto sociale, un modello di relazione interpersonale per istaurare e far nascere nuovi legami capaci di autoliberarsi da quelli obsoleti e artificiosi. Un socialismo, capace di contrapporsi all'idea di comunità per affermare un nuovo modello : la società. Martin Heidegger descriveva infatti quanto il cameratismo sia un prodotto scaturito dalla comunità così come il senso di appartenenza ad una Nazione. Lo stesso Stefan Zweig, austriaco, pacifista convinto, descriveva l'eccitazione delle masse popolari tedesche nei primi giorni successivi allo scoppio della guerra, contrapponendo il termine fratellanza con cameratismo e individualismo con collettività. ( S.Zweig - Il mondo di ieri - Ricordo di un europeo- Mondadori 1994 ( prima ed. 1946)). Perchè quindi non poter dire dei partigiani che ognuno di loro, configurava se stesso come legame inscindibile verso la comunità costituita dal popolo che ha una sua specifica storicità e legato a doppio filo con il suo destino. Purtroppo via via sempre più indebolito... ed ecco che la modernità spezza questo legame basando il suo essere sull'instabile, sul marginale, sulla precarietà dei miti e delle ideologie. quindi guerra contro pace è come dire comunità contro società? Freud metteva al centro della vita stessa la morte come acceleratore di vita, come dire si vis pacem, para bellum ( se vuoi conservare la pace, preparati alla guerra). Propaganda? .....Lascerei l'argomento così : " per non dimenticare", dobbiamo essere in grado di recepire l'eredità vera che i nostri padri ci hanno lasciato per quei sommi valori di autenticità e rispetto verso noi stessi e il mondo di cui siamo parte.
La parte più di ludica, di racconto... vorrei rsccontare del " partigiano Freccia" al secolo il sig. Orighi...











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